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“Ghiggia - Il silenzio esplose sul Maracanà”

40.00 / Sold Out

Il libro è dedicato alla tragica finale del campionato mondiale di calcio del 1950 in cui l'Uruguay sconfisse la nazionale brasiliana in quella che sarebbe poi stata definita "A pior tragédia na história do Brasil".

8 x 15,2 cm
7 pagine

Tiratura: 50 copie numerate + 50 copie non numerate

COPERTINA:Morbida, realizzata con un cartoncino azzurro Favini trovato recuperato in una cartiera in chiusura, su cui è stata attaccata una simpatica figurina del calciatore Uruguaiano.

CORPO LIBRO:
Un unico foglio di cartoncino Favini (bianco) piegato a fisarmonica in modo da creare 7 pagine pop up.
+ un piccolo libretto (un ottavo) rilegato con ago e filo a inizio del libro in cui è descritta la vicenda trattata.

Il 16 Luglio del 1950 il Brasile si apprestava ad affrontare l’Uruguay nello stadio Maracanã per la finale del campionato mondiale di calcio. Certi della vittoria, i brasiliani affrontarono la vigilia con grande giubilo. Per le vie del paese si incontravano ovunque caroselli di tifosi festanti. La stampa brasiliana uscì con titoli celebrativi già il giorno della partita. O Mundo pubblicò in prima pagina la foto della squadra brasiliana sovrastata dal titolo “Estes são os campeões do mundo”. Era già un trionfo scritto. Il fatidico giorno della partita, nel primo tempo, il Brasile, pur schierato con un offensivo 2-3-4-1, non andò a segno; nella ripresa, dopo appena due minuti il centrocampista Friaça, portò in vantaggio il Brasile. Il Maracanã esplose di gioia. L’Uruguay tuttavia proseguì nel suo gioco ordinato. Al 79’, Ghiggia, dopo aver servito l’assist per il pareggio di Schiaffino dieci minuti prima, servito da Pérez, si infilò nuovamente tra le maglie bianche della difesa brasiliana e segnò la rete del vantaggio uruguaiano. Sul Maracanã esplose il silenzio. I calciatori brasiliani cercarono disperatamente il gol del pareggio, ma l’Uruguay si chiuse in difesa con tutta la squadra e il risultato non cambiò più. Quando l’arbitro Reader fischiò la fine, il clima era surreale. Sugli spalti, decine di persone vennero colte da infarto: talune fonti parlano di almeno dieci morti all’interno dello stadio e di due spettatori suicidatisi gettandosi dagli spalti. Gli stessi uruguaiani furono colpiti dal dramma dei brasiliani Il Brasile proclamò tre giorni di lutto nazionale per quella che alcuni definirono“A pior tragédia na história do Brasil”.