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Libri Finti Clandestini è un collettivo artistico cosmopolita formato dagli artisti El Pacino, Aniv Delarev e Yghor Kowalvsky che basa il proprio lavoro e la propria ricerca sul libro d’artista.

Fondato a Roma nell’estate del 2012 e successivamente stabilitosi a Milano negli anni successivi, il progetto Libri Finti Clandestini nasce con lo scopo di realizzare veri e propri libri usando unicamente “carta trovata in giro”, quella carta che la gente normalmente considera spazzatura: sfruttando infatti materiali con il più eterogeneo pedigree possibile (provenendo da fabbriche abbandonate in giro per l’Europa, biblioteche, magazzini, cartiere, archivi e laboratori di stampa…) il progetto prese vita con la creazione di libri e sketchbook pazientemente assemblati uno a uno, rilegati a mano, timbrati, numerati e affidati alle mani di illustratori, stampatori e artisti per essere “completati” o proposti a un pubblico che ne decidesse le sorti: pronti per essere scritti, disegnati o per assumere qualsiasi altro significato il possessore voglia dargli.


Successivamente la produzione si è (anche) focalizzata sulla produzione di libri in copia unica e piccole edizioni pop-up, i cui bizzarri personaggi provenienti da un immaginario di fine ’800/inizio ’900 si muovono e prendono vita all’apertura delle pagine.


Caratteristica principale del progetto è il processo di creazione a impatto (quasi) zero sull’ambiente, indagando e sperimentando cosi nell’ambito del riciclo e della decrescita

Nel corso degli anni il progetto LFC ha preso parte a fiere internazionali come Chicago Art Book Fair, Taipei Art Book Fair, Toronto art Book Fair, I Never Read Art Book Fair Basel, Tokyo Art Book Fair, ha fatto parte del “XV Biennale di Architettura di Venezia” con la realizzazione di un libro pop up leporello collocato all’interno del Padiglione Italia per il progetto “Biblio Hub” in collaborazione con “Alterstudio Partners”, ed esposto a Milano nella mostra personale “Dal Caso Nasce Cosa” alla Libreria Galleria Demetra di Milano (2017) a cura di Arianna Calò e James Bradburne, direttore della Pinacoteca di Brera e della Biblioteca Braidense.

Dedicando dunque molto tempo e attenzione alla ricerca dei materiali per il riuso degli stessi con la finalità di produzione a mano di supporti disegnabili, nel corso degli anni il progetto LFC si è espanso verso altre direzioni artistiche, oltre a quella editoriale, sempre all’insegna della sperimentazione, indagando campi della fotografia, dell’esplorazione urbana e della stampa tipografica, collaborando con 5X Letterpress dagli inizi del 2018.