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"Il Circo di Atacama"

50.00 / Sold Out

Libro pop up in cui è narrata la storia di un immaginaria carovana di circensi che vagano per il deserto Cileno giocherellando e divertendo chi incontrano.

8 x 15,2 cm
2016

Tiratura: 100 copie numerate + 100 copie non numerate

Versione arancione/marrone

COPERTINA:
Morbida, realizzata con un cartoncino arancione regalato dal grafico e serigrafo Paolo Proserpio

CORPO LIBRO: Un unico foglio di cartoncino marrone piegato a fisarmonica in modo da creare 5 pagine pop up + risguardie arancioni 90 g/m2 + un piccolo libretto (un sedicesimo) rilegato con ago e filo a inizio del libro in cui è narrata la storia in questione.

Versione viola/marroncina

COPERTINA:
Morbida, realizzata con un cartoncino viola regalatoci dall’azienda Fontegrafica di Cinisello Balsamo

CORPO LIBRO: Un unico foglio di cartoncino colore marronico Fabriano piegato a fisarmonica in modo da creare 5 pagine pop up + risguardie marroni 90 g/m2 + un piccolo libretto (un sedicesimo) rilegato con ago e filo a inizio del libro in cui è narrata la storia in questione.

……

Qui il testo della storia:

Si narra di genti
che da un tempo lontano
vagan senza meta
nel deserto cileno

Gatti, giganti, acrobati
nella stessa carovana
si dice che sia
il circo di Atacama.

****
Poco di loro
in verità si sa
se non che da tempo
lasciarono le città

Per dedicarsi al gioco
Alla magia
Al trucco

Da Santiago, da Vicuna
Passando per Coquimbo
Verso la Valle de la Luna

Da Valparaiso
A ridosso del mar
attraversando di notte
la Cordillera del Sal

E da Chiloè
A La Serena
Percorsero il paese
In una notte di luna piena.

Andarono verso Nord
Da ogni città del Cile
Si incontrarono di notte,
una notte di Aprile.

Giunsero alla fine
nel Salar de Atacama.
Iniziando a danzare
Ballare giocherellare

Tutte le estati
Tutti gli inverni
Tutte le ore
Di tutti i giorni

*******

Tra di loro vi è un omone
(Talmente enorme)
Che ha difficoltà
A battere le mani

Il più grande
Dei grandi
Era soprannominato
Si dice pesasse
Diciotto chili,
Appena nato.

E che dire di Luis
Saltatore nel fuoco
Lo fa per gioco
Senza uno scopo

Donne con due teste
Giganti di tre metri
Funeste
Mangiatori di vetri



La gente li vede
Dice sian pazzi
Ma poi si ricrede
a veder le prodezze

che questi funamboli
riescono a fare
cadere nel vuoto
e in aria tornare

Portati dal vento
Camminan nel niente

Nel giallo, nel rosso
Nei mille colori
Che il deserto nasconde
A questi visitatori

Camminan da tempo
Intrattenendo le genti
Con le loro poesie
Davanti ai tramonti



Nel circo di Atacama
Non vi sono animali
Soltanto maschere
Per sembrare tali

Forse due suonatori
Forse dei lama
Abili tuffatori
Preceduti dalla loro fama

Un gatto dalla coda
Con sette anelli
Una zingara
Cosparsa di gioielli





E dunque questa
è la loro storia, la loro vita
ai piedi delle Ande
in una marcia infinita

Non per lavoro
Non per dovere
Vagar nel deserto
Per il solo piacere

Di incontrare un estraneo
E riuscirlo a stupire

Vagare in lungo
In largo e in tondo
Con il solo scopo
Di far gioire il mondo

Coi loro incantesimi
Con le loro giocolerie
Salti, balzelli
Storie, magie.